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Donne, comunicazione e tecnologia: il contributo di Anita Borg

mercoledì, 15 Novembre 2023

Ha lottato per la piena partecipazione delle donne alla rivoluzione tecnologica: Anita Borg rappresenta il simbolo dell’inclusione femminile nel settore dell’informatica, ha creato un sistema di comunicazione online quando il web e i social media non esistevano ancora e fondato la prima e più importante mailing list rivolta unicamente alle donne operatrici del settore tecnologico.

Storia di Anita Borg: dall’infanzia ai primi incarichi aziendali

Anita Borg Naffz nasce nel 1949 a Chicago. Figlia di una casalinga e di un commerciante, appassionata di scienza, informatica e matematica fin da bambina, dopo il diploma si iscrive alla University of Washington di Seattle.

Lì frequenta i corsi per due anni ma si sposa giovanissima, decide di abbandonare gli studi per seguire il marito a New York e trova lavoro nella sezione elaborazione dati di una compagnia di assicurazioni.

Nel 1981 consegue il dottorato in informatica con una tesi sull’efficienza della sincronizzazione, ossia la successione temporale delle informazioni elaborate dal software. Trova subito lavoro come programmatrice e sviluppatrice per la software house Auragen Systems.

Trascorre un periodo in Germania, dove si occupa di sviluppare un sistema operativo per Nixdorf Computer.

Nel 1986 viene assunta da Brian Reid, uno dei più importanti informatici statunitensi, per lavorare presso il Western Research Laboratory della Digital Equipment Corporation, società californiana che produce microprocessori, dove la donna progetta un metodo per generare per l’ottimizzazione di sistemi di memoria ad alta velocità.

Storia di Anita Borg: la nascita della comunità virtuale “Systers”

Nel 1987, mentre partecipa al ciclo di conferenze del Symposium on Operating System Principles di Austin, in Texas, Anita Borg si sofferma a riflettere sul fatto che su oltre quattrocento partecipanti le donne siano solo una trentina.

Dopo un dibattito con alcune delle informatiche presenti, la donna propone di creare uno spazio che consenta alle donne del settore di condividere risorse e idee: non un luogo fisico, ma una mailing list elettronica.

Dodici donne (programmatrici e sviluppatrici, ma anche ricercatrici e professoresse universitarie) aderiscono con entusiasmo. Nasce così Systers, una comunità virtuale aperta solo alle donne che lavorano nel mondo dell’informatica e dell’information technology.

L’obiettivo è quello di aumentare il numero di donne nell’informatica e rendere gli ambienti in cui lavorano più favorevoli alla loro partecipazione a questo settore.

Ispirandosi alla figura mitica di Grace Murray Hopper, pioniera dell’informatica, e stanche di partecipare a convegni con una bassissima presenza femminile, nel 1994 Anita Borg e l’informatica Telle Whitney fondano Grace Hopper Celebration of Women Computing (GHC), un ciclo di conferenze attraverso cui dare visibilità alle donne che operano nel settore.

L’attività di Anita Borg si arresta nel 1999 quando la donna scopre di essere gravemente malata. Morirà quattro anni dopo, nel 2003, poco più che cinquantenne. Le sue iniziative hanno favorito l’inclusione delle donne in tutti gli aspetti dell’informatica.

La Borg ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, come ad esempio l’Heinz Award per la Tecnologia, l’Economia e l’Occupazione. Anche Google le ha dedicato una borsa di studio, rivolta a studentesse in Informatica e Ingegneria Informatica di tutto il mondo.

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