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Storia di Adele Goldberg, la regina del software

mercoledì, 22 Novembre 2023

Donne e informatica, un binomio che è stato a lungo fuori dall’ordinario.

Eppure, molte donne sono state vere e proprie esploratrici di ambiti scientifico-informatici del tutto nuovi, nei quali hanno ottenuto risultati notevoli.

“Non chiederti se puoi fare qualcosa, ma come farla”: è questo il motto di Adele Goldberg, una delle donne più conosciute e rispettate nell’industria del software

Anche se, fin da bambina, il sogno di Adele era quello di diventare insegnante di matematica, lei stessa si considerava troppo timida e riservata per un lavoro che l’avrebbe messa del tutto al centro dell’attenzione. 

Adele decide così di iscriversi alla facoltà di informatica e consegue una laurea, un master, un dottorato e, non da ultimo, ottiene il ruolo di ricercatrice presso la Standford University.

Storia di Adele Goldberg: lo stimolante ambiente del Palo Alto Research Center

In quest’ultimo periodo, Adele entra in contatto con lo stimolante ambiente del Palo Alto Research Center (PARC), frequentato da studenti come Steve Jobs che, sperimentando le proprie idee su software e tecnologia, danno vita ad alcune delle maggiori rivoluzioni nel mondo informatico, come il mouse, la stampante laser o la rete Ethernet.

Presso il PARC, Adele contribuisce allo sviluppo del linguaggio di programmazione ad oggetti Smalltalk 80, un autentico cambio di paradigma rispetto al tradizionale modello procedurale. Nel giro di un paio d’anni, il linguaggio viene adottato da numerosi enti tra cui la CIA.

Oltre a Smalltalk 80, Adele è l’ideatrice di quelle che oggi tutti conosciamo come FAQ (Frequently Asked Question), nonché dei libretti di istruzioni online.

Nel 1977 Adele Goldberg e il collega Alan Kay lavorano insieme al progetto del Dynabook, un prototipo di tablet pensato per la creazione di software per la didattica e l’apprendimento dei bambini, che però non verrà mai commercializzato.

Informatica, software e tecnologia: il contributo di Adele Goldberg

Adele Goldberg è stata presidente dell’Association for Computing Machinery (ACM) dal 1984 al 1986 e, insieme ad Alan Kay e Dan Ingalls, ha ricevuto l’ACM Software Systems Award nel 1987.

Nel 1994 è stata nominata membro dell’Association for Computing Machinery e qualche anno dopo ha ricevuto il Lifetime Achievement Award di PC Magazine.

Molti dei concetti sviluppati da Goldberg e dal suo team al PARC sono diventati la base per interfacce utente basate sulla grafica, sostituendo i precedenti sistemi basati su riga di comando.

Si racconta che Steve Jobs avrebbe richiesto alla Goldberg una dimostrazione del sistema Smalltalk. Dopo qualche reticenza, spinta dai suoi superiori, Goldberg avrebbe soddisfatto la richiesta di Jobs. Ecco perché Apple ha utilizzato molte delle idee e delle implementazioni del team di Goldberg come base per il software Macintosh.