Oggi l’Intelligenza Artificiale ricopre un ruolo cruciale nella nostra società: uno studio svela i testi con cui è stata addestrata molta fantascienza.
Ci sono 50 libri, tra cui molti classici della fantascienza, che sono serviti ad addestrare il modello di intelligenza artificiale di ChatGpt.
A scoprirlo casualmente il ricercatore americano David Bamman dell’Università di Berkley in California.
Solitamente il ricercatore usa la tecnologia per costruire “dispositivi di misurazione algoritmica per la cultura”. Ciò significa che estrae dati dalla letteratura classica su argomenti come le relazioni tra i vari personaggi di un romanzo.
La scoperta è avvenuta per puro caso: il ricercatore stava lavorando sul romanzo “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen quando ha deciso di porre degli interrogativi a ChatGpt.
Così facendo, ha scoperto che il software di Intelligenza Artificiale era molto preciso nelle risposte, quasi come se avesse studiato il romanzo.
A questo punto, Bamman e il suo team hanno voluto sapere di più: hanno interrogato ChatGpt sulla conoscenza di vari libri e hanno dato un punteggio per ognuno, poi hanno messo in fila le loro scoperte in una ricerca pubblicata in pre-print e riportata dal sito web Business Insider.
ChatGpt e Intelligenza Artificiale: i 50 romanzi che hanno contribuito all’addestramento
L’elenco dei 50 romanzi che hanno contributo ad addestrare ChatGpt comprende classici come “Moby Dick”, “La lettera scarlatta”, “Il colore viola”, “Quel che resta del giorno” e “Furore”.
Tuttavia, i libri con la percentuale di conoscenza più alta da parte del software sono libri di fantascienza e fantasy: in cima alla lista ci sono “Harry Potter e la pietra filosofale” di J.K.Rowling e “1984” di George Orwell.
A seguire testi che hanno fatto la storia come “Il Signore degli Anelli”, “Fahrenheit 451”, “Il mondo nuovo” ma anche “Neuromante” di William Gibson e “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick.
ChatGpt e Intelligenza Artificiale: quale futuro per l’intelligenza umana?
Quello dell’Intelligenza Artificiale è uno strumento sempre più studiato e dibattuto: si tratta di una risorsa formidabile per il marketing, ma il giudizio umano rimane fondamentale per comprendere le necessità dei clienti e le loro motivazioni.
ChatGpt ha il grande vantaggio di eliminare la parte ripetitiva e noiosa, ridurre gli errori umani e accelerare il progresso dei progetti.
Rappresenta un assistente instancabile anche per chi si occupa di marketing.
Tuttavia è impensabile che possa sostituire pienamente l’intelligenza umana, sempre di fondamentale importanza per fidelizzare il cliente.
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