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Professioni digitali: la campagna pro vaccini

lunedì, 07 Giugno 2021

Le professioni digitali potrebbero servire anche al governo per una campagna sulle vaccinazioni contro il Coronavirus destinata a giovani under 30.
A renderlo pubblico, anche se ancora non si sa molto, è stata l’agenzia di stampa Ansa.

Ad oggi le principali testate giornalistiche nazionali hanno pubblicato svariati articoli sull’iniziativa del Dipartimento per le politiche giovanili contro il coronavirus che prevede l’impegno di varie professioni digitali.

Tuttavia, non si ha contezza di chi saranno gli influencer coinvolti in questa campagna pro vaccinazioni.

Potrebbe trattarsi di content creator e, più in dettaglio, di influencer su TikTok per i più giovani e di youtuber o instagrammer per i più grandi.

Professioni digitali e influence marketing: uno sguardo all’estero

Quel che è certo è che, se questo tipo di iniziative rappresenta una novità per il governo italiano, in realtà sono numerosi gli esempi riusciti all’estero.

Negli Stati Uniti, sono tante le campagne di comunicazione condotte con l’obiettivo di promuovere i vaccini per mezzo di professioni digitali.

Si tratta perlopiù di iniziative portate avanti non solo da soggetti istituzionali ma anche da una serie di attori coinvolti nella gestione sanitaria della pandemia quali associazioni, assicurazioni e aziende sanitarie.

Tra le numerose campagne, ha fatto tanto parlare la newsletter scritta dalla media company Epicenter-NYC che aiuta gli americani a vaccinarsi, offrendo supporto a cittadini di ogni età, etnia, reddito.

Intanto il dipartimento della salute dell’Oklahoma promuove le campagne vaccinali rivolgendosi alle professioni digitali e coinvolgendo in prima linea lifestyle influencer, ma anche health influencer con moltissimi follower.

L’Oregon, invece, incentiva le vaccinazioni affidandosi micro influencer con community molto coese e fidelizzate.

L’obiettivo, in questo caso, è quello di spiegare, attraverso messaggi personalizzati, il funzionamento dei vaccini e l’importanza di raggiungere presto una buona copertura vaccinale.

Professioni digitali: in cosa consiste l’influence marketing

Anche in Italia, dunque, l’influencer marketing e le professioni digitali potrebbero servire ad accelerare il processo di vaccinazione.

Più in dettaglio, l’influence marketing rappresenta una forma di marketing basata sull’influenza che alcuni soggetti esercitano sul potere d’acquisto di altri.

Si tratta di soggetti che svolgono professioni digitali, perlopiù raccontando una storia e condividendo la propria quotidianità attraverso i social.
Più di ogni altro, gli influencer sono in grado di raggiungere fette di pubblico che, diversamente, sceglierebbe poco probabilmente di fruire contenuti a tema vaccini.

Va da sé che per portare avanti campagne pro vaccini è fondamentale la scelta degli influencer.

Il governo dovrebbe quindi controllare, ancor prima di ingaggiarli, che tutte le volte in cui hanno parlato di Covid non abbiano espresso pareri controversi o messo in dubbio studi scientifici ormai ampiamente confermati.

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